CASA ZUFFADA

Casa Zuffada è una piccola frazione del paese di Ruino, che insieme a Pometo, Canevino, Valverde costituiscono il comune di Colli Verdi, a circa 600m s.l.m. Siamo nell’alto Oltrepò Pavese, un territorio affascinante immerso nel verde, tra scorci inviolati, antichi borghi, castelli medioevali, vigneti, filari ordinatissimi. Una natura addomesticata dall’uomo, rispettosamente adattata a una ruralità senza tempo. Un territorio ricco di storia. Già nel VII secolo il territorio era attraversato dalla Via degli Abati, il percorso che univa la capitale Longobarda (Pavia) a Bobbio e Pontremoli (dove si univa poi alla via Francigena).

La Via era percorsa sia dai sovrani Longobardi prima della conquista della Cisa, sia dai monaci dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio che passavano proprio per i paesi di Pometo e Canevino sulla via per la capitale Longobarda o per curare i propri possedimenti nell’Oltrepò Pavese. La Via degli Abati era anche usata dai pellegrini provenienti dalla Francia e dalle Isole Britanniche che passavano a Bobbio per venerare le spoglie di San Colombano, grande abate irlandese.

CASA ZUFFADA

Casa Zuffada è una piccola frazione del paese di Ruino, che insieme a Pometo, Canevino, Valverde costituiscono il comune di Colli Verdi, a circa 600m s.l.m. Siamo nell’alto Oltrepò Pavese, un territorio affascinante immerso nel verde, tra scorci inviolati, antichi borghi, castelli medioevali, vigneti, filari ordinatissimi. Una natura addomesticata dall’uomo, rispettosamente adattata a una ruralità senza tempo. Un territorio ricco di storia. Già nel VII secolo il territorio era attraversato dalla Via degli Abati, il percorso che univa la capitale Longobarda (Pavia) a Bobbio e Pontremoli (dove si univa poi alla via Francigena).

La Via era percorsa sia dai sovrani Longobardi prima della conquista della Cisa, sia dai monaci dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio che passavano proprio per i paesi di Pometo e Canevino sulla via per la capitale Longobarda o per curare i propri possedimenti nell’Oltrepò Pavese. La Via degli Abati era anche usata dai pellegrini provenienti dalla Francia e dalle Isole Britanniche che passavano a Bobbio per venerare le spoglie di San Colombano, grande abate irlandese.

La storia vuole che il territorio dove si trova Casa Zuffada fu donato nel 972 da Ottone I al Monastero di San Colombano di Bobbio, poi nel 1028 passò al marchese Ugo d’Este, nel 1164 alla città di Pavia, poi al Comune di Piacenza quindi ai Visconti che lo concessero alla famiglia Dal Verme nel 1372 e rimase sotto la loro signoria fino al 1797. Nel 1743 passò sotto il dominio di Casa Savoia (tranne l’annessione temporanea alla Francia Napoleonica dal 1801 al 1814), quando l’Oltrepò Pavese era chiamato “Vecchio Piemonte”.

Casa Zuffada è un nucleo di casa rurali di origine medioevale, dove vivevano famiglie di contadini, completamente autosufficienti. Acquistato nel 2010 tutte le case sono state ristrutturate per ricreare il sapore naturale di quello che era Casa Zuffada ma in un contesto molto raffinato, mantenendo rispettosamente intatto quanto di originale ci fosse. Tutto il materiale presente è stato riutilizzato: travi e travetti originali, piastrelle, tavelle, muri in sasso, un portale in arenaria; i muri sono stati rivisitati con intonaco a calce, sabbia e pigmenti naturali.